I direttiivi territoriali e gli attivisti dei sindacati pensionati SPI-CGIL FNP-CISL UILP-UIL, riuniti in assemblea il 23 Ottobre 2013, presso la sede sindacale di Imola, via Emilia 44, per una prima valutazione dei provvedimenti assunti dal Consiglio dei Ministri sulla legge di stabilità 2014, sulla base delle prime informazioni disponibili, esprimono una forte delusione ed una seria preoccupazione per il fatto che la tanto auspicata inversione di tendenza verso scelte improntate ad una maggiore e tangibile equità sociale, appare ancora una cosa completamente al di fuori dalla dura realtà quotidiana che milioni di italiani stanno vivendo loro malgrado.
Una Legge di Stabilità, che interviene dopo cinque anni di crisi sociale drammatica e che registra il permanere di un livello di evasione fiscale di centinaia di miliardi all’anno, anche se non prevede nuovi tagli alla sanità alla scuola, allo stato sociale (devono ancora essere applicati alcuni tagli già decisi dai precedenti governi Berlusconi e Monti come ad esempio nuovi ticket sanitari da 1.1.2014), non risponde in alcun modo all’emergenza occupazionale ed alla povertà che stanno dilagando in questi terribili anni.
Vi è, fra l’altro, il forte rischio, già presente nei fatti di vedere aumentare i livelli della imposizione locale per salvaguardare i servizi.
Pur valutando come un parziale risultato ottenuto con la mobilitazione unitaria dei pensionati nell’ultimo anno il parziale sblocco della rivalutazione delle pensioni fino a 3000 euro, ritengono che questo provvedimento sia insufficiente e mancante di equità nelle quantità delle rivalutazioni previste, così come registrano con forte disappunto nella proposta del governo la totale mancanza di indicazioni circa la riduzione della tassazione sui redditi da pensione, così come non sono presi in considerazione interventi a tutela di cittadini e pensionati con redditi sotto la soglia di povertà.
Ritengono che in questa Legge di Stabilità non siano presenti interventi apprezzabili per la crescita dell’economia, la ripresa dell’occupazione e dei consumi in quanto, i segnali presenti per la riduzione del cuneo fiscale e per il rilancio produttivo, risultano puramente simbolici, così come non sono individuate risorse adeguate per gli ammortizzatori sociali, per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego e per l’insieme dei contratti precari in essere.
Prendono atto con contrarietà come, ancora una volta, la Legge di Stabilità non vada ad intaccare in nessun modo l’attuale e iniquo sistema redistributivo della ricchezza.
Per questi motivi ritengono necessario mantenere alto l’impegno alla mobilitazione dei pensionati, attivando l’informazione e le iniziative necessarie per ottenere la modifica della Legge di Stabilità per il conseguimento di :
– tutela del potere d’acquisto delle pensioni
– distribuzione equa dei sacrifici su tutti i redditi e non solo su quelli dei pensionati,
partendo da una adeguata riforma fiscale
– attuazione di politiche sociali in grado di garantire un welfare universalistico
Per questi obiettivi, invitano tutti i pensionati del territorio di Imola a partecipare attivamente alle iniziative che nelle prossime settimane saranno realizzate da CGIL CISL UIL Territoriali nell’ambito delle decisioni assunte dalle rispettive segreterie nazionali e da attuarsi nel mese di novembre, ed a quelle che verranno decise dalle segreterie nazionali dei pensionati SPI FNP UILP nell’incontro già fissato per il 14 novembre, come proseguire la mobilitazione.