Questa mattina, 10 luglio, si è svolta presso la Camera del Lavoro di Imola l’assemblea unitaria delle lavoratrici e lavoratori dei Comuni del Circondario Imolese (ad esclusione di Medicina) e del Nuovo Circondario Imolese per discutere del blocco della contrattazione integrativa, che in questi mesi ha prodotto ricadute estremamente negative, sia dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro che del salario accessorio erogato ai lavoratori.
L’assemblea all’unanimità ha condiviso con le Rappresentanze Sindacali la necessità di mettere in campo una azione forte che si concretizza nell’attivazione dello stato di agitazione, primo passo di un percorso che potrà portare a iniziative di mobilitazione e di sciopero.
Le organizzazioni sindacali trovano inammissibile che le Amministrazioni non trovino il tempo e il modo per discutere e mettere in pratica gli articoli del contratto nazionale che prevedono la contrattazione decentrata con le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori. Fino ad ora la controparte datoriale affidata dai Comuni al Nuovo Circondario Imolese non è stata messa nelle condizioni di potere procedere con la contrattazione.
Da ultima anche la scelta, votata positivamente dal Consiglio Comunale di Imola, di ritirare i servizi finanziari, economato e controllo di gestione precedentemente conferiti al Nuovo Circondario senza alcuna forma di confronto con le organizzazioni sindacali.
Le scriventi invieranno al Prefetto le motivazioni dello stato di agitazione perché questa alta carica istituzionale possa procedere con un tentativo di conciliazione tra le parti attuando la L.146/2000 e successive modificazioni.
In assenza di risposte positive che possano ridare senso compiuto ai termini relazioni sindacali, le scriventi attiveranno le iniziative di mobilitazione con il personale.
Maurizio Serra – FP CGIL
Kenvin Ponzuoli – CISL FP
Giuseppe Rago – UIL FPL
Olivetta Dall’Olmo – Marina Giambi – CSA