«Esplode lo straordinario del personale dell’Azienda USL di Imola nel 2018, un vero e proprio boom che ci preoccupa fortemente – affermano Marco Blanzieri della FP CGIL, Stefano Franceschelli della CISL FP e Giuseppe Rago della UIL FPL -. E’ in gioco infatti la qualità dei servizi e la salute e sicurezza del personale dell’Azienda».
Il dato è emerso nell’ultimo incontro, dove è apparsa evidente la carenza cronica di personale che obbliga i professionisti a rinunciare a ferie e riposi per compensare le assenze delle colleghe e dei colleghi. Il tutto in deroga al Ccnl che non prevede nulla di tutto questo, al punto che nelle Unità Operative e nei servizi è ormai consuetudine che quando il personale va in ferie sia obbligato a tenere il telefono sempre acceso per rispondere a chiamate improvvise e rientrare al lavoro.
Una situazione insostenibile che abbiamo deciso di segnalare pubblicamente perché le soluzioni proposte dalla Direzione sono solamente dei palliativi e non affrontano il problema alla radice. Le segnalazioni sono ormai quotidiane, in parte fatte da lavoratrici e lavoratori dell’Azienda ed in parte fatte dall’utenza, che da molto tempo ormai lamenta disservizi e difficoltà nell’accedere ai servizi.
Un problema che dal nostro punto di vista ha una sola soluzione radicale: la Direzione Generale deve mettere immediatamente in campo un piano straordinario di assunzioni per ridare ossigeno al personale ed alla qualità dei servizi, mettendo uno stop al meccanismo della chiamata dalle ferie e costruendo un regolamento dello straordinario che dia, da un lato, garanzie di controllo dello stesso e, dall’altro, renda fruibili i riposi per il personale. Il clima si sta surriscaldando, così non va.
Inoltre, lunedì 4 febbraio dalle 10 alle 12 abbiamo convocato un’assemblea generale all’ospedale vecchio per discutere del sistema informatico di gestione degli ordini del materiale, tema su cui è stato anche chiesto e ottenuto un incontro a livello regionale che si terrà in via Aldo Moro lunedì 11 alle ore 9.
Vogliamo capire cosa ne pensa chi lavora nei servizi e sappiamo già che saranno dolori. Disfunzioni che vanno messe in chiaro soprattutto per tutelare le persone che usufruiscono dei servizi sanitari a Imola.