Ha superato le aspettative la raccolta di firme promossa dalla FLC-Cgil per chiedere un referendum abrogativo per cancellare gli aspetti più deleteri della Legge 107/2015.
Nel circondario imolese la sola Flc territoriale ne ha raccolte 902 per ognuno dei quattro quesiti referendari con i quali si chiede di abrogare le norme relative al potere discrezionale dei dirigenti scolastici per la chiamata diretta e per l’attribuzione unilaterale di quote di salario ai docenti, al cosiddetto bonus scuola per le private (in palese contraddizione con quanto recita proprio la Costituzione) e all’obbligatorietà delle ore minime di alternanza scuola-lavoro.
«Siamo molto soddisfatti del risultato – dichiara Mirella Collina, segretaria Flc Imola -. Il numero delle persone che ha firmato è stato quasi il doppio degli iscritti alla nostra categoria, a conferma del fatto che una scuola di qualità, democratica, aperta e laica è nell’interesse di tutti, non sono di chi ci lavora, perché le fondamenta di un futuro migliore sono nella Scuola. Ora attendiamo il dato nazionale, occorrono infatti 500 mila firme, ma siamo fiduciosi e andremo avanti».