Dopo lo sciopero dello scorso 5 maggio, che ha visto una fortissima adesione del mondo della scuola e altri momenti di mobilitazione specifici riguardanti i diversi profili professionali, proseguono le iniziative di contrasto contro gli effetti più deleteri della Legge 107/2015, la cosiddetta Buona Scuola.
Sabato 24 ottobre, nell’ambito delle iniziative unitarie articolate a livello regionale, si terrà a Bologna una manifestazione regionale organizzata da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda cui hanno aderito Arci, Auser, Cobas, Comitati di sostegno alla Lip dell’Emilia Romagna, Irsef-Irfed, Rete degli studenti medi, Rete degli universitari, Rete della Conoscenza Emilia Romagna.
Occorre rivedere profondamente l’impianto della legge, partendo dai reali bisogni del sistema di istruzione italiano: per primi, la lotta alle diseguaglianze e la promozione di un metodo cooperativo che faccia della scuola una comunità educante.
Vi è inoltre la necessità, non più rinviabile anche a seguito delle recenti sentenze, di rinnovare il contratto di lavoro ormai scaduto da oltre 6 anni. Tutte le professionalità del mondo dell’istruzione vanno valorizzate attraverso il contratto.
Come noto, la legge di stabilità appena definita dal Consiglio dei Ministri, è iniqua e ancora una volta colpisce il lavoro pubblico. Gli stanziamenti previsti per i rinnovi contrattuali sono una miseria ed un’umiliazione per i lavoratori e sono perfino inferiori allo stanziamento per ridurre le tasse sul salario di produttività nella contrattazione aziendale.
“L’unione fa la scuola” è lo slogan della manifestazione di sabato 24 ottobre: a Bologna il ritrovo è previsto alle ore 9.30 davanti all’Ufficio Scolastico Regionale (via dei Castagnoli-Largo Respighi) ed è previsto il comizio finale intorno alle ore 13 in piazza Santo Stefano.