Per la Fiom Cgil le dichiarazioni sulla ricerca di potenziali acquirenti, con la pesante esposizione bancaria del gruppo, destano forti preoccupazioni per il futuro dell’Elettronica Santerno.
Nel corso di questi anni l’acquisizione dell’azienda imolese da parte del gruppo italiano Carraro ha permesso, anche grazie alle competenze presenti nel territorio, di realizzare una forte crescita sia in termini di fatturato che di occupazione. Oggi l’azienda occupa oltre 200 lavoratori e ha un consistente indotto nel territorio e in regione.
Visto l’impatto produttivo ed occupazionale è necessario che l’azienda non faccia operazioni di tipo finanziario. Il territorio non può permettersi che l’Elettronica Santerno sia venduta a multinazionali o gruppi industriali che ambiscono esclusivamente a realizzare profitti a breve termine senza tener conto della salvaguardia del patrimonio produttivo, economico e sociale con conseguenze che sarebbero negative anche per l’intero paese.
Come organizzazioni sindacali, congiuntamente alle RSU aziendali, abbiamo chiesto urgentemente un incontro con la dirigenza per confrontarci sui destini del sito industriale.
La Fiom Cgil auspica che tutto il territorio, a partire dalle istituzioni locali, faccia la sua parte al fine di scongiurare ulteriori pesanti ricadute in un contesto già pesantemente colpito dalla crisi e dai suoi effetti in termini di cali occupazionali e di tenuta del tessuto sociale.
Fiom – Cgil
Territorio di Imola