Di Corticella Srl, società che detiene il marchio Sigma dei punti vendita di Imola, ha formalizzato la procedura di mobilità sui tre negozi dichiarando un esubero di 23 addetti e la chiusura del punto vendita di via Selice, inaugurato solo lo scorso novembre. Il confronto in sede aziendale si è concluso con un mancato accordo e la procedura passerà ora in sede istituzionale, cioè sul tavolo della Città Metropolitana.
«La società ci ha comunicato di aver deciso di chiudere il negozio di via Selice per via dalle gravi perdite registrate in questo punto vendita, anche per non pregiudicare l’andamento complessivo della società e quindi degli altri due punti vendita storici imolesi – riferiscono Morena Visani (Filcams Cgil Imola) e Silvia Pergola (Fisascat Cisl area metropolitana Bolognese) -. Sicuramente l’azienda ha sbagliato la preventiva analisi di mercato, vista anche la rapidità della chiusura del negozio a soli pochi mesi dall’apertura. In questa fase di stagnazione dei consumi da parte delle famiglie, anche le scelte delle Amministrazioni comunali si dimostrano miopi e sembrano andare in direzione totalmente opposta, concedendo autorizzazioni per l’apertura di nuovi punti vendita. Questi fattori non fanno che acuire la politica aggressiva delle catene commerciali della grande distribuzione, indotte ad aprire sempre più punti vendita per stare al passo con i concorrenti, creando l’illusione di nuovi posti di lavori che in realtà si traducono poi in licenziamenti. Tra l’altro, nel caso di Sigma, il Jobs Act da un lato ha permesso alla proprietà di ottenere gli sgravi contributivi per le assunzioni effettuate con contratto a tempo indeterminato ma dall’altro ha ridotto le tutele per i lavoratori che la Di Corticella intende licenziare. Ci auguriamo che nei prossimi incontri ci siano da parte dell’azienda proposte atte a garantire le maggiori ricollocazioni possibili o incentivi economici adeguati».