Giovedì 5 febbraio, presso la sede di Confcommercio Bologna, in concomitanza dell’incontro con la direzione aziendale di Mercatone Uno, si terrà un presidio di lavoratori organizzato dalle segreterie regionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cgil e Uiltucs-Uil.
«Si tratta del primo incontro con i sindacati dopo la richiesta di ammissione ai concordati preventivi avanzata ad oggi da quattro società del gruppo Mercatone Uno – spiega Morena Visani, segretaria generale Filcams-Cgil Imola -. La situazione è molto complicata, anche perché non si conosce ancora il disegno complessivo dell’azienda. In virtù degli accordi precedentemente siglati per far fronte alla crisi, il gruppo sta facendo ricorso alla cassa integrazione, ma nella sede centrale di Imola è aumentato in maniera esponenziale il numero dei lavoratori posti in cassa a zero ore. Adesso che lo scenario è radicalmente mutato è comprensibile l’ansia con cui i lavoratori aspettano notizie per capire cosa accadrà. Oltre ai dipendenti diretti, questa situazione avrà pesanti ricadute sui lavoratori dell’indotto, nella logistica e nei servizi. La situazione è aggravata dal fatto che per la quasi totalità delle società del gruppo si stanno utilizzano ammortizzatori in deroga, che al massimo potranno essere prorogati fino a maggio 2015, dal momento che il commercio (nelle aziende con meno di 50 dipendenti) e le attività di servizio non rientrano tra i settori a cui spettano la cassa integrazione ordinaria e straordinaria».