Il 5 e 6 febbraio scorsi il sindacato pensionati Spi-Cgil dell’Emilia Romagna, guidato dal segretario generale Bruno Pizzica, ha convocato in assemblea a Cervia i segretari delle 282 leghe di zona dello Spi, in rappresentanza dei 462.255 iscritti, di cui 4 mila volontari attivisti.
All’assemblea ha partecipato anche una delegazione dello Spi del territorio imolese, che conta ben 10 leghe impegnate ogni settimana nella tutela, informazione, assistenza, sostegno e rappresentanza socio-politica-sindacale degli iscritti (e non) al sindacato. L’iniziativa era suddivisa in tre sessioni tematiche: formazione, contrattazione territoriale e sociale, tesseramento e organizzazione delle leghe, anche se, a causa del mal tempo che ha creato notevoli disagi, i lavori sono stati sospesi ed la terza sessione non si è potuta svolgere.
Hanno portato il loro contributo di ascolto e di analisi Carla Cantone (segretaria nazionale dello Spi) e Vincenzo Colla (segretario regionale Cgil), mentre alle relazioni dei compagni Marianella Casali e Roberto Battagli, su formazione e contrattazione, sono seguiti decine di interventi, in cui si è sottolineata la necessità di impegnarsi affinché lo Spi possa stare al passo con le continue sfide che si trova ad affrontare, sempre a tutela dei lavoratori, pensionati e della parte più debole della società.
L’assemblea è stata un’importante occasione di partecipazione, conoscenza, dibattito, confronto, idee e stimolo, per il gruppo dirigente regionale e nazionale, portato dal basso e da chi ogni giorno è a stretto contatto con le difficoltà delle persone e a dare loro risposte e tutele. Nel pieno rispetto della libertà e democrazia partecipativa, in tanti interventi è emerso quale “valore aggiunto” la difesa della nostra capacità e autonomia apartitica di analisi socio-politica-economica.
A conclusione della prima giornata di lavori è intervenuta la segretaria nazionale Spi Carla Cantone, che con forza ha rivendicato che restano valide le proposte fatte dalla Cgil ai vari governi Berlusconi, Monti, Letta e Renzi, ricordando il “Piano del Lavoro Cgil” e le piattaforme, anche unitarie, su pensioni, fisco, legalità e corruzione, sanità, welfare equo e solidale, non autosufficienza, scuola e conoscenza, trasporti, eccetera. Cantone ha sottolineato come, dal Governo Prodi in poi, si siano incattivite le relazioni tra politica e sindacati, sia in Italia che in Europa, e resta chiaro il miope progetto di certi poteri finanziari nel voler togliere lacci e laccioli per far avanzare le culture neo-liberiste che, per altro, stanno creando nuove e inaccettabili disuguaglianze e povertà.
Proseguirà con determinazione la lotta e le rivendicazioni per la revisione della legge Fornero sulle pensioni, per le modifiche al Jobs Act e contro le politiche europee sull’austerità. Lo Spi-Cgil c’è e continuerà la sua mobilitazione a tutela e difesa del futuro dei nostri figli e nipoti. La lotta paga sempre, anche quando non sembra, e infatti si è riusciti a sbloccare la rivalutazione delle pensioni, il rifinanziamento dei fondi sulla sanità, come quelli per la non autosufficienza, come si è evitato il taglio del del fondo dei Patronati che avrebbe reso difficile tutelare i cittadini come è avvenuto fino ad oggi.
Certo che la mancata promessa di estendere gli 80 euro anche ai pensionati ci ha fatto proprio male e Renzi ci ha preso in giro, ma noi non molliamo anche su questo fronte.
La Cgil deve continuare a perseguire l’unità sindacale e il rafforzamento del sindacato europeo, che rappresenta oltre 300 milioni di lavoratori e lavoratrici. Il sindacato pensionati dello Spi-Cgil, fedele al “valore della memoria”, alle lotte del passato che hanno portano alla conquista di diritti e tutele collettive, dentro e fuori le fabbriche, continuerà nella propria azione politica sindacale contro ogni logica dell’esclusione e scontro generazionale, affinché si esca da questa pesante crisi strutturale, senza che sia rimasto indietro nessuno.
Angelo Gentilini
Lega Spi Pedagna