Ormai da molti anni è aperta la discussione sull’autonomia dell’Ausl di Imola nei confronti dell’Ausl bolognese e sulla dimensione di Area Vasta (Avec) anche con Ferrara. Alcuni progetti sono stati avviati, come il laboratorio analisi e l’ufficio pensioni ed altri sono fermi. Nella discussione con i Direttori Generali delle varie Aziende di Area Vasta mai si è messa discussione l’autonomia dell’Ausl di Imola.
Come organizzazione sindacale abbiamo posto questo tema negli ultimi incontri con la Direzione Generale, che ci ha sempre risposto che intende mantenere l’autonomia dell’Ausl, pur sottolineando che per preservarla è necessario collaborare con le altre Aziende sanitarie. Siamo consapevoli che l’integrazione fra le reti cliniche sia necessaria per creare qualità nei servizi e nella cura dei pazienti, in modo tale che il nostro resti un ospedale di primo livello. Solamente con questi presupposti possiamo lottare per l’autonomia.
Non mi appassiona la discussione sul nome, piuttosto ritengo necessario che la Conferenza socio-sanitaria del Circondario imolese, l’unica titolata ad effettuare una programmazione sanitaria nel territorio, chiarisca alla nostra organizzazione sindacale e a tutti i cittadini quali siano le intenzioni rispetto all’autonomia dell’Ausl di Imola. Come Cgil di Imola ci batteremo per fare in modo che la nostra Ausl rimanga un patrimonio del territorio e per fare in modo che i disservizi esistenti vengano risolti, a partire dai tempi di attesa e dalle liste chiuse per le prenotazioni.
Mirella Collina
Segreteria Cgil Imola