Al via anche nel circondario la consultazione straordinaria degli iscritti sulla Carta dei diritti universali del Lavoro
Con la consultazione straordinaria delle iscritte e degli iscritti alla Cgil, iniziata in questi giorni, si inaugura una campagna partecipativa per rivendicare gli stessi diritti per chi lavora, qualsiasi lavoro faccia, che siano dipendenti, collaboratori o lavoratori autonomi.
La Cgil, in collaborazione con importanti giuristi, propone una nuova Carta dei Diritti Universali del Lavoro per restituire dignità alle tante persone che in questi anni l’hanno persa a causa dell’introduzione indiscriminata di norme che hanno reso il lavoro completamente precario.
In Italia oltre ai 6 milioni di disoccupati, ci sono 4 milioni di persone che lavorano e sono poveri, sono precari, hanno lavori saltuari, mentre l’informazione di massa ci dice ogni giorno che la crisi è finita e l’occupazione cresce, ma nei fatti crescono solo le incertezze.
I dati diffusi in questi giorni dall’Inps confermano infatti che il 70 % delle nuove assunzioni fatte nel 2015 continua ad essere a tempo determinato e la tanto sbandierata stabilizzazione, che ci costerà nel triennio 12 miliardi di soldi pubblici, riguarda in gran parte i contratti di lavoro già esistenti e trasformati per ottenere gli incentivi.
Per la Cgil è arrivato il momento di dire basta al principio che “pur di lavorare” si accetta qualsiasi ricatto e per questo ci opponiamo a questa degenerazione che si è spinta al punto tale da permettere di acquistare in tabaccheria i buoni per un’ora di lavoro, declassando il valore delle cose che facciamo al livello di un pacchetto di sigarette.
Il lavoro è diventato una merce e la merce segue le regole del mercato non quelle del lavoro.
E’ ora di inaugurare una nuova stagione di diritti, con l’obiettivo di restituire la dignità alle persone che lavorano per vivere e la Cgil, con la consultazione straordinaria, consegna agli iscritti una propria proposta autonoma che punta a rimettere al centro il lavoro e il suo valore inteso come un valore universale che riguarda ogni tipo di attività umana, compresa quella svolta dai lavoratori autonomi e dai collaboratori, oggi privati di ogni diritto.
Una nuova stagione che tenga anche conto di come sono cambiate le attività, dei nuovi mestieri e che ripristini al tempo stesso le condizioni che sono state peggiorate negli ultimi vent’anni a danno delle lavoratrici e dei lavoratori, i quali si sono visti sottrarre pezzo dopo pezzo la loro dignità e la loro libertà.
La nostra intenzione non è quella di ripristinare lo Statuto dei Lavoratori del 1970, che deve rimanere nella forma che conosciamo, ma è quella di proporre al Paese una proposta di legge di rango Costituzionale, adeguata ai nostri tempi, per allargare a tutti le tutele.
E’ la prima volta che la Cgil utilizza lo strumento della consultazione straordinaria prevista dallo Statuto, a testimonianza della ferma volontà di affrontare una situazione diventata ormai inaccettabile, che ha prodotto tante nuove schiavitù, con effetti che condizionano non solo la vita concreta delle persone, ma anche la qualità dello sviluppo del Paese, ogni giorno più povero.
Una proposta, inoltre, che fa bene alla democrazia e che deve essere vissuta come un passaggio epocale, vista la portata innovativa che contiene, in un Paese dove la partecipazione crolla ad ogni tornata elettorale bisogna tornare a parlare con i cittadini di cose concrete, delle loro condizioni di vita e di lavoro e tutta la Cgil, compatta nel suo gruppo dirigente, è determinata a farlo anche con la consapevolezza delle difficoltà che vivono i lavoratori e i pensionati.
Ma dobbiamo anche mettere in campo con forza il valore della solidarietà. Chi è più forte deve lottare per chi è più debole, perché in quella debolezza ci sono i nostri figli precari e i nostri genitori quando perdono il lavoro e non ne trovano un altro, insieme dobbiamo fare diventare il 2016 l’anno in cui si realizza l’articolo 1 della Costituzione e insieme riconquistare la libertà e la democrazia che il vento liberista sta spazzando via come le foglie d’autunno. Ne abbiamo bisogno tutti non solo i giovani, i quali tuttavia sono i più penalizzati e i più sfruttati.
Dobbiamo raccogliere il consenso di milioni di persone, anche delle pensionate e dei pensionati che con le loro lotte hanno conquistato lo Statuto dei Lavoratori che per anni ha permesso di portare la Costituzione dentro le fabbriche e ridare quella dignità che oggi ci hanno tolto. Ne hanno bisogno i lavoratori e quei delegati sindacali con la schiena dritta che anche oggi vengono licenziati quando difendono i loro diritti come succedeva negli anni ’50. A tutti dobbiamo dare la solidarietà e lottare insieme contro le ingiustizie, vecchie e nuove.
Per questo motivo chiediamo a tutti, anche ai non iscritti, di partecipare alle assemblee informative organizzate sul territorio, in cui illustreremo il disegno di legge di iniziativa popolare dal titolo “Carta dei Diritti Universali del Lavoro”, e agli iscritti di esprimere un voto nelle assemblee convocate nei posti di lavoro e nelle Leghe dello Spi. Il nostro obiettivo è chiamare i cittadini ad un referendum abrogativo di tutte quelle norme sbagliate che hanno reso precaria la vita di milioni di persone.
Paolo Stefani
Segretario generale Cgil Imola
ASSEMBLEE INFORMATIVE APERTE A TUTTI
IMOLA: lunedì 8 febbraio, ore 20, centro sociale Zolino, via Tinti 1; giovedì 11 febbraio, ore 17.30, centro sociale La Stalla, via Serraglio 20/b; giovedì 11 febbraio, ore 20, centro sociale Campanella, via Curiel 16; venerdì 12 febbraio, ore 20, centro sociale La Tozzona, via Punta 24.
CASTEL SAN PIETRO TERME: mercoledì 10 febbraio, ore 20, Sala Sassi, via F.lli Cervi 3.
OSTERIA GRANDE: mercoledì 10 febbraio, ore 17, sede Cgil, via Grassi.
BUBANO: lunedì 22 febbraio, ore 20, Cittadella, via Lume
CASTEL GUELFO: giovedì 25 febbraio, ore 20, circolo Arci, via 2 Giugno 6.