Contrariamente a quanto afferma il sindaco di Imola, Daniele Manca, l‘operazione di cessione delle quote pubbliche in Hera, che passano dal 51% al 38%, perdendo così la quota di maggioranza, rappresenta una vera e propria privatizzazione.
Una privatizzazione che non solo contraddice gli esiti del referendum sull’acqua pubblica, ma pone una pesante ipoteca sul ruolo futuro del pubblico servizio in aree strategiche quali il sistema energetico e quello del ciclo dei rifiuti che ha visto, anche nella nostra città, preoccupanti riflessi delle oramai note infiltrazioni criminali.
La Cgil di Imola, la Fp-Cgil e la Filctem-Cgil, oltre a dichiarare la loro contrarietà alla privatizzazione, esprimono le loro preoccupazioni e si impegneranno sin d’ora a contrastare questa folle corsa verso la distruzione del sistema pubblico.
Preoccupazione e contrarietà sono state esternate anche dai lavoratori di Hera Imola, riuniti ieri in assemblea sindacale, i quali temono anche che questa scelta avrà delle ripercussioni sul servizio all’utenza, che potrebbe essere compromesso.