Venerdì 17 aprile, alle ore 11, presso la Camera del lavoro di Imola sarà inaugurato lo Sportello di informazione sociale, alla presenza del segretario generale dello Spi Emilia Romagna, Bruno Pizzica. Si tratta di un nuovo servizio attivato da Cgil e Spi Imola, il cui obiettivo è rispondere in modo più puntuale e strutturato alle richieste delle persone che si rivolgono alla Camera del lavoro territoriale, accompagnarle e sostenerle in un percorso per far sì che trovino risposte adeguate ai loro bisogni.
«Per un’organizzazione come la nostra – spiegano Mirella Collina della segreteria Cgil e Tiziana Poggiali della segreteria Spi, che sono le referenti del progetto – è necessario tradurre le richieste raccolte dai vari punti di ascolto Cgil e Spi presenti sul territorio in risposte concrete e immediate a livello individuale, ma al tempo stesso in oggetto di contrattazione collettiva, così che la difficoltà dei singoli sia riconosciuta come problema collettivo che va risolto. La sfera dei bisogni delle persone si è andata sempre più allargando per effetto della crisi, che ha prodotto una minore capacità economica, fino a rasentare fenomeni al limite della povertà».
Il continuo cambiamento della normativa e l’aumento della burocrazia, poi, hanno reso più complicato l’accesso ai servizi, in particolare per gli anziani e per chi ha poca dimestichezza con le tecnologie. «Da qui è nata l’idea di creare un luogo vicino e amico dove reperire informazioni, orientamento e accompagnamento nel percorso che la persona vuole intraprendere per fronteggiare situazione di disagio – continuano Collina e Poggiali -. Si tratta soprattutto di difficoltà economiche che spingono a cercare contributi e agevolazioni ma la richiesta di aiuto riguarda anche la tutela giuridica, l’assistenza previdenziale, la casa, la mobilità, la cura e l’accudimento, l’invalidità, i problemi familiari e molto altro».
L’obiettivo del nuovo punto di ascolto non è solo quello di orientare sulle opportunità presenti sul territorio, ma accompagnare la persona lungo il percorso fino all’esito finale. «Consideriamo questo servizio un sostegno all’esercizio della cittadinanza che è fatta di diritti e doveri. Questi ultimi sono dovuti e, quando non sono resi, sono sanzionati. I diritti no, non c’è nessuno che ci sanziona se non li esigiamo, possono rimanere astratti. I diritti, quindi, sono tali se si conoscono, se si è consapevoli di averli e si è capaci di esigerli. Il nostro intento è quindi rendere le persone consapevoli dei diritti che hanno. E d’altronde è questa l’anima che da sempre caratterizza il nostro sindacato».